Verso fuori.

Autore: Giovanni Ceribella Pagina 12 di 38

M20 Trifida

Ho rimandato la pubblicazione di questo articolo per avere un tripletto perfetto di tutti i maggiori tipi di nebulosa: ecco finalmente qualche foto astronomica!

Nebulosa Trifida, M20Qui sopra vedete l’australe Nebulosa Trifida (№20 del catalogo di Messier). Il nome le è stato attribuito per via di quel “tridente” oscuro che triseca la nebulosa, ma si può immaginare che indichi un’altra caratteristica di questa splendida nebulosa: essa è composta da una zona a emissione, dove il gas eccitato libera fotoni diseccitandosi (la parte rosata); da una regione a riflessione, dove il gas è reso visibile dalla diffusione della luce di una stella vicina (la zona azzurra); infine di una zona oscura, le cui polveri e gas celano gli oggetti retrostanti (il tridente nero). Avere in sé tutti e tre gli oggetti per una sola nebulosa non è certo poco!

Purtroppo la nebulosa Trifida, assieme alla vicina nebulosa Laguna (M8), si trova nella costellazione australe del Saggitario; perciò nel momento della notte nel quale sono più alte arrivano appena a 23° sull’orizzonte, alla mia latitudine di circa 46°N. Durante la serata che l’ho fotografata, il 30 luglio scorso, ho avuto problemi con l’inseguimento e la guida: quando sono riuscito a sistemare questi disguidi, la nebulosa era ormai a soli 15° di altezza e ho potuto scattare solo quattro fotografie da 5′ ciascuna, che ho poi mediato e moltiplicato per il fattore 1,35. Il risultato è comunque accettabile, anche se si scorge ancora un po’ di rumore termico, sfuggito alla sottrazione dell’immagine oscura a campo vuoto (il dark frame). Se c’è qualche lettore da latitudini più australi lo invito ad osservare o fotografare l’oggetto: dove raggiunge un’altezza maggiore dev’essere certamente ancor più meravigliosa.

La foto è stata fatta dal monte Toraro (1900 m) con la nuova Canon EOS 60Da, montata sull’abituale Maksutov-Cassegrain INTES M500 ridotto a f/7,11. Un’altra novità è che ho acquistato una buona lente di Barlow 2x che ho aggiunto al telescopio di guida per portarne la focale a 800 mm, in modo da avere una miglior risoluzione.

Ho deciso di fare due articoli separati per gli altri due oggetti, così da poterne parlare in modo più coinciso. Arrivano tra poco!

Cetonia Aurata

Riprendo la serie sulle fotografie naturalistiche, visto che ora due giorni di bel tempo ci sono stati, ma sono in mezzo alla sessione d’esami. Questa volta ho beccato questa Cetonella dorata, un bel coleottero che mangia solo frutta caduta e foglie.

Cetonella DorataUn suo non lontano parente, sempre della famiglia degli scarabei, il Maggiolino (altresì noto come Brombólo) era famoso un tempo per procurare danni enormi agli alberi da frutta, maciullandone le foglie e nutrendosi, allo stadio di larva, delle radici, con un ciclo di vita quadriennale; mio padre dice che se ne trovavano le cisti zappando. Oggi non se ne vede più nessuno.

L’esemplare fotografato stava passeggiando nel prato sotto ad un caco, cercando qualcosa da mangiare. L’ho accontentato con un pezzetto di albicocca.

Spero di poter inserire come prossima fotografia qualche nebulosa estiva: vediamo se sarà possibile.

Solstizio d’Estate 21.06.2013

Sole al tramonto del 21.06.13Anche stavolta è arrivato e passato il solstizio d’estate: ogni anno prendo nota dell’ora alla quale il sole sorge e tramonta (qui sopra un fotogramma del tramonto, terminato alle h.20 20′ 56”), ma quest’anno ho fatto anche delle misure della sua altezza sull’orizzonte al mezzogiorno reale: ne ho realizzato un bel documento pdf, che alego qui: Alteza del sole. Se avete qualche minuto per leggerlo, ne sarei contento, mi sembra sia riuscito bene. Da due giorni a questa parte la declinazione del sole sta nuovamente calando, fino a quando non avrà raggiunto nuovamente un punto stazionario, il solstizio d’inverno, quando tornerà a crescere. Così va da miliardi di anni, con qualche piccola oscilllazione, e continuerà ancora per un tempo sterminato.

A presto!

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