Verso fuori.

Autore: Giovanni Ceribella Pagina 24 di 38

Nebusola del Granchio (2)

Ho fatto una seconda elaborazione dell’immagine precedente, per darle colori un po’ più verosimili.

M1 - Nebulosa del Granchio

Mi sembra migliore di quella precedente. Riporto anche la parte ingrandita…

Nebulosa del Granchio, ingrandita

… e il confronto con la superfoto del telescopio spaziale Hubble.

Nebulosa del Granchio, ingrandita Nebulosa del Granchio - Hubble Space Telescope

M1 – Nebulosa del Granchio

Finalmente sono riuscito a fotografare la nebulosa del granchio! Ieri sera, tornando da Forlì con un nuovo riduttore di focale, ho voluto provarlo. S0mma di 7 pose da 60 secondi ciascuna, 400 ISO. Lunghezza focale equivalente ≈ 1600 mm (devo ancora calcolarla con precisione), 280 mm di diametro. Filtro Baader Planetarium UHC-S. Il riduttore di focale è di marca Meade. Temperatura esterna ≈ 4,5°C . In nord è verso alto.

M1 - Nebulosa del Granchio

Nonostante i difetti, a me piace: se si ingrandisce la nebulosa si vedono i filamenti più grandi. Infatti, la nebulosa del Granchio è il resto di una supernova scoppiata nell’anno 1054. La supernova fu visibile ad occhio nudo anche di giorno e se ne trovano tracce presso antichi documenti cinesi ed arabi. Si ritiene che in Europa, essendo poco probabile che non l’abbia vista nessuno, all’evento sia stata applicata una damnatio memoriae: nei testi di Aristotele, allora considerati incontrovertibili, è scritto che il cielo è immutabile. La nebulosa è ricca di strutture filamentose, e al suo interno si nasconde una stella di neutroni.

Nebulosa del Granchio, ingrandita

Ci si può anche divertire a fare mettere vicine la mia foto e quella del telescopio spaziale.. anche se al confronto la prima sembra uno scarabocchio mal riuscito…

Nebulosa del Granchio, ingrandita Nebulosa del Granchio - Hubble Space Telescope

Le quattro stelline che formano un quadrilatero in basso a destra servano da indicatore per le dimensioni relative delle immagini e la quantità di segnale che non sono riuscito a prendere (tutto il bordo della nebulosa). Nonostante tutto, i filamenti di gas più grossi che fuggono dal centro della nebulosa sono riconoscibili anche nella mia fotina! Evviva!

Tirando le somme, sono molto contento: non solo sono riuscito a fotografare la nebulosa che volevo, ma nella foto si vede anche qualcosa di più di una semplice macchia!! Spero di poter presto fare altre foto… se la legge di Murphy mi darà tregua!

Resta però aperto un mistero… come diavolo  ha fatto Messier a vederci dentro un granchio?! Ha proprio preso un granchio…

M8 (2) e Campo largo con Pleiadi

Giusto perché domani vado in gita scolastica in Grecia, pubblico un paio di fotografie.

La prima è la stessa foto che ho pubblicato il 20 Settembre: si tratta della nebulosa Laguna così come l’ho fotografata quest’estate. Ho tentato una seconda elaborazione molto spinta per vedere se riuscivo a cavarne qualcosa di meglio. Potete fare il confronto con l’altra per vedere quale delle due sia la peggiore. I dati sono quelli dell’altra volta: 12’31” di ripresa totale, 1600 ISO, Canon EOS 1000D al fuoco diretto di Mak 127mm f/10.

M8 - Nebulosa Laguna

M8 – Nebulosa Laguna

Passiamo ora ad una novità. Mercoledì scorso, non avendo sufficiente tempo per montare il C11 e fare fotografie al fuoco diretto, mi sono divertito a fare due foto in parallelo, a largo campo. L’inseguimento è stato eseguito con la montatura EQ3 Sky-Watcher sulla quale è montato il Mak 127mm f/10, dotato di sistema di aggancio per la macchina fotografica. Le foto sono state scattate con la Canon EOS 1000D e l’obiettivo da 55mm.

La prima ritrae la porzione di cielo nella costellazione del toro vicina alle Pleiadi. Sono visibili, sulla destra, anche le Iadi, con la brillante Aldebaran. La foto il risultato di un’unica posa da 486” a 200 ISO. Il rumore è davvero minore che se fosse stata scattata con una sensibilità maggiore! Ho elaborato la fotografia per rimuovere un po’ di inquinamento luminoso e per esaltare la nebulosità attorno alle Pleiadi. Per chi non lo sapesse, le Pleiadi sono un ammasso aperto ‘residente’ all’interno di una nebulosa a riflessione: la luce stessa delle stelle viene riflessa dal gas circostante. Cliccateci sopra per vedere l’immagine ingrandita.

Pleiadi

Pleiadi e Iadi

Prima di rientrare, ho puntato montatura e macchina fotografica verso lo zenith e ho fotografato quel che mi stava sopra. La foto è un’unica posa da 613”, cioè più di dieci minuti! La sensibilità del sensore è stata impostata su 400 ISO. Anche in questa foto  sono dovuto intervenire per ridurre il pesante inquinamento luminoso.

Zenith di Mercoledì

Sopra la testa

Ci sentiamo quando torno dalla Grecia! Spero che la nave non naufraghi e che sia bel tempo, così magari dal ponte, in mezzo all’adriatico, vedrò le stelle come una volta…

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