Verso fuori.

Autore: Giovanni Ceribella Pagina 30 di 38

Fomalhaut

La stella Fomalhaut

La stella Fomalhaut

 

Fomalhaut è la stella più luminosa della costellazione del Pesce Australe. Conoscevo già il nome di Fomalhaut, ma è stato verso la fine di quest’estate che sono riuscito a vederla, per puro caso, infilata tra le due più alte creste del monte Summano…

Il nome di questa stella è saltato sui quotidiani per una scoperta la cui pubblicazione, sulla rivista “Science”, è avvenuta oggi. Ignoriamo i miserandi titoli che sono apparsi qua e là, anche su giornali a tiratura nazionale.

Che Fomalhaut avesse un grosso disco di polveri lo si sapeva dagli anni ottanta, da quando il satellite IRAS aveva catturato una sua immagine: da molto tempo gli astronomi stavano cercando dei possibili pianeti orbitanti attorno a questa stella. Finalmente la ricerca si è conclusa.

Il solito telescopio spaziale Hubble ha fotografato nel 2004 e nel 2006 il disco di Fomalhaut: tra questi due scatti è evidente che un piccolo puntino si è spostato. Il puntino è il pianeta in orbita attorno alla stella.

 

Fomalhaut e il suo pianeta

Fomalhaut e il suo pianeta

 

La cosa importante da sottolineare è che questo non è il primo esopianeta scoperto (come pare che i giornalisti del Corriere non sappiano). Al momento sono stati scoperti 326 esopianeti, ma questo è il primo che è stato scoperto per osservazione diretta. Ne è stato scoperto anche un secondo, con il telescopio Gemini North alle Hawaii (http://www.gemini.edu/node/11126).

Vi lascio con qualche link:

http://sci.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=43721
(ESA Science News)

http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/sci;1166609v1
(Riassunto sul sito sciencemag.org)

η Carinae HI-RES!

Tra le immagini del telescopio spaziale Hubble, mi è sempre piaciuta in particolar modo quella della nebulosa della Carena presa nell’aprile del 2007. Ho già ampiamente discusso di questa immagine in un precedente post, al quale potete accedere mediante la pagina “Hubble”.

Eta Carinae

Però, non ero mai riuscito, sul mio computer, a vedere l’immagine nella sua grandezza reale. La ragione è semplice: non ce la fa. L’immagine è, infatti, un TIFF di 500 Mb, e un ThinkPad di 6 anni fa ha scarse probabilità di riuscita…

Globulo di Bok

Avevo risolto il problema telefonando ad un amico che ha un nuovo portatile HP e facendogli scaricare i 500 Mb di immagine (tanto il suo portatile ha un disco da 120 GB!). Naturalmente, su quell’elaboratore, l’immagine veniva rappresentata a meraviglia…

Oggetto di Herbig-Haro

Capirete, però, che potersi guardare la foto in pace senza uno che continua a fare salamelecchi a compiz, un programma per linux, è decisamente meglio. Ho quindi trovato le seguenti soluzioni al problema:

  • Comprare un nuovo computer con Windows Vista Super Pro Home Ultimate Service Pack 12 per visualizzare l’immagine.
  • Scaricare Google Earth, accedervi e utilizzare la modalità Google Sky per raggiungere la nebulosa della Carena.
  • Puntare il vostro browser su www.spacetelescope.org, selezionare “images” e scrivere “heic0707” nel campo di ricerca. Selezionare l’immagine “Star birth in the extreme” e, una volta caricata la pagina, cliccate su “Zoomable” in basso a destra.

Giovani Stelle nella nebulosa

Se la prima soluzione è evidentemente¹ uno scherzo, le seconde due sono invece applicabili e applicate: dal sito ho ricavato l’immagine di testata del sito, mentre con Google Sky ho ricavato le immagini che vedete in questo post. Il trucco funziona perché sia l’applicazione flash del sito che Google Sky caricano l’immagine a pezzettini, così è possibile vedere i singoli dettagli da molto vicino.

Globulo di Bok

Concludendo, speriamo che la missione di riparazione di Hubble, rimandata per l’insorgere di nuovi problemi, riesca a ripristinare il nostro telescopio preferito.

LHC entra in funzione!

Oggi, il Large Hadron Collider è entrato in funzione! L’anello da 27 kilometri è stato percorso con successo dal fascio di protoni a bassa energia spediti come prova. Evviva!

Si spera che l’LHC ci permetterà di capire meglio come è fatta la materia e quali sono le leggi che la governano a livello microscopico.

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