Sembra che i cirri che ho fotografato ieri sera abbiamo voluto ringraziarmi dell’interesse, esibendo pochi minuti fa uno splendido arco di alone solare, che sono riuscito a riprendere assieme al passaggio di una bella poiana.
L’alone solare si forma perché la luce è rifratta dai cristalli di ghiaccio dei cirri, proprio come accade con l’arcobaleno; tuttavia, il differente indice di rifrazione e la simmetria esagonale dei cristalli fanno sì che, al contrario di quel che avviene con le gocce d’acqua, l’arcobaleno sia dallo stesso lato del Sole, con la banda rossa rivolta verso di esso. A causa di questa vicinanza, gli aloni solari sono spesso di debole intensità.
La poiana è un assiduo frequentatore: mi è capitato di vederla sbucare a pochi metri di distanza mentre volava rasoterra. Dalle mie parti ne abbiamo un gruppo di quattro esemplari, che hanno i loro rifugi sul monte Priaforà, e scendono a valle per cacciare topi e passeri.
Infine, ho dovuto aumentare contrasto e saturazione della fotografia, che è una posa di 1/2000 di secondo a 100 ISO, con l’obbiettivo da 55mm a f/8, perché l’arco era evidente sullo schermo della fotocamera, ma non su quello del mio elaboratore.
Ciao!