Musiche:
The time to run (Finale) – Dexter Britain
Synthetic Truth – digitalr3public
“Quanto sono stanco!”, disse G mentre usciva dall’ufficio. Erano le dieci di sera passate e una pioggerellina fredda, leggera, molto bavarese, era appena finita di cadere dalle basse nuvole grigie e rigonfie. “Dove sarà andato K?”, si chiese, guardandosi attorno e cercando il collega cui aveva promesso di dare un passaggio. Era scomparso. “Poco male”, pensò, “Sarà andato in bicicletta al portone del castello. Sono così stanco…”
La portiera si chiuse pesante dietro G, ed eccolo, fu ancora una volta al volante, di nuovo presente, adesso. “Un giorno o l’altro finirà pure questo andirivieni”, pensa, mentre avvia il motore e inserisce la retromarcia. Si fa strada un’idea nella sua testa: prendere l’autostrada. “A quest’ora non ci dev’essere nessuno, così arriverò a casa prima e potrò finalmente dormire…”
E sia. Svolta a destra nel Ring, che a quell’ora è effettivamente poco trafficato, passa sul ponte e sotto il cavalcavia, seguendo la carreggiata il cui colore scuro non si distingue, nella notte, dal resto del paesaggio. Ma invece di svoltare a destra per lo svincolo della statale, prosegue dritto, verso la scultura.
Carissimi amici, lettori, colleghi, curiosi, sbirciatori e perfino (ma non esageriamo!) commentatori. Oggi Fuere, che ci crediate o no, compie dieci anni!! Incredibile? Inutile dire che in questi dieci anni è cambiato… tutto! Non c’é una sola risposta della pagina FAQ che non sia stata rimaneggiata più e più volte; il tema del sito è stato modificato più o meno ogni anno (a volte solo per essere censurato qualche minuto dopo da un pungente commento); l’indirizzo stesso è cambiato e sul vecchio http://fuere.wordpress.com non c’è ormai che l’archivio delle antichità.
Quanto di quel Giovanni che ha scritto il primo articolo permane ancora in quello di oggi? E in quello di domani? Quali storie hanno gli innumerevoli atomi di carbonio che, istante per instante, mi fanno imprimere sulla carta questo punto: questo? E quali quelli coinvolti in quel gigantesco minuscolo gioco da cui sorgono i miei sogni, i miei pensieri e le mie passioni? E i vostri, cari lettori?
Chi siete dove andate cosa fate sì ma dove andate,… di ‘sto passo finirò i fiorini. Coraggio, andiamo! Festeggiamo assieme, poi si riprenderà a camminare: prima o poi arriveremo da qualche parte. E sarà meglio che essersi fermati. Avanti!
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