Verso fuori.

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La Luna prima del Priaforà…

Come già citato nell’articolo precedente, il giorno 24 febbraio ho realizzato anche 203 foto della Luna, prima che tramontasse sul monte Priaforà. Da queste immagini, ciascuna di 1/6 di secondo, a 200 ISO, con la solita Canon EOS 1000D montata sul solito Maksutov M500 della Intes Micro a focale nativa (F/10, 1270mm), ho selezionato le 25 migliori con il software Registax, le ho mediate, ed ho poi applicato i filtri wavelet per evidenziare i dettagli. Ecco il risultato:

La Luna prima del Priaforà (24/02/12)

La Luna prima del tramonto sul Priaforà (24/02/12)

Vi piace? Si vede bene il Mare Crisium, il più orientale dei grandi mari lunari visibili dalla Terra, sulla destra dell’immagine. Sarebbe di lì a poco passato dentro al foro del Priaforà.

Ho ancora una foto da inserire, e anche tre arretrati che mi trascino dietro dall’autunno scorso. Forse tra qualche giorno sarà la volta buona…

Ciao!

La Luna sul Priaforà – 24.02.2012

Nel giorni appena trascorsi, dal 24/02 ad oggi, il fortunato che abbia alzato gli occhi poco dopo il tramonto avrà potuto ammirare una serie prollungata di congiunzioni. Una congiunzione è l’apparizione vicina di due astri luminosi, e benché non abbia nulla di spiccatamente scientifico (si tratta solo di una illusione prospettica vista dalla Terra, gli oggetti sono sempre lontanissimi tra loro!) di solito sono molto belle da vedere, un po’ come le stelle doppie.

Il giorno 24, Luna, Venere e Giove si presentavano pressoché allineati ed equidistanti; il 25 la Luna era a un paio di gradi da Venere, che, per rendere l’idea, sono quattro Lune piene messe in fila; il 26 era poco distante da Giove; oggi infine i tre oggetti erano di nuovo equidistanti.

Il caso mi ha favorito: mi sono trovato nel posto giusto (casa mia) e nel momento giustissimo (il 24, alle 19.05) con il telescopio già pronto. Dopo un’ora di fotografie alla Luna, mi sono accorto che il nostro satellite era in rotta di collsione con un’altro elemento del paesaggio, tanto ben noto ai miei occhi da poterlo descrivere a memoria: il monte Priaforà è la montagna del mio paese, Velo d’Astico, e si chiama così perché… ha un buco. E la Luna ci è tramontata proprio dentro!

Indescrivibile è l’agitazione che ne è scaturita: la macchina fotografica l’allineamento centriamo la Luna dov’è il binocolo cambia batteria aiuto non mi importa se è pronto da mangiare lasciami stare io sto qui. (!)

Il monte Priaforà

Il risultato della raffica di foto che ho fatto è il video in apertura, pubblicato su Vimeo. Per conoscenza, vi allego anche una foto del monte Priaforà fatta senza telescopio. L’immagine viene da wikipedia ed è di pubblico dominio, ma l’ho scattata io. Da casa mia il foro ha un diametro di circa 2,5′.

Che dire? Per una volta la sorte mi ha assistito. Ci vediamo presto, con altre foto!

M33 – Galassia del Triangolo

Finalmente, dopo sei mesi di forzata inattività, sono riuscito a fare un’altra fotografia al cielo! Si tratta della Galassia del Triangolo, la terza più grande componente del Gruppo Locale, dopo la galassia di Andromeda e la nostra Via Lattea.

M33 - Galassia del Triangolo

Galassia del Triangolo, M33

Vi piace? Andiamo subito ai dati tecnici: la fotografia è la somma di 6 pose da 300” ciascuna, per un totale di 30′ di esposizione, a 800 ISO con la solita Canon EOS 1000D, al fuoco diretto del Maksutov-Cassegrain INTES MICRO ALTER M500, di diametro 127 mm, ridotto con il riduttore di focale Meade a f/7 per una focale di 890 mm circa (nativamente, si tratta di un f/10).  L’inseguimento è stato guidato con un piccolo rifrattore Orion (focale 400 mm, diametro 80 mm), montato in parallelo, e la camera di autoguida Magzero MZ-5m, utilizzata in congiunzione con un piccolo Netbook e il software PHD Guiding. La montatura è la Celestron CGEM. Temperatura esterna: 15,5°C.

Le foto sono state scattate con l’opzione della rimozione automatica del dark frame attivata. Ho successivamente agito sulle singole foto con Photoshop per regolare i livelli, tentando di ridurre il forte inquinamento luminoso presente nelle immagini, e, dopo l’allineamento e la somma con IRIS, ho nuovamente utilizzato Photoshop con i suoi plug-in GradientX-Terminator e NoiseNinja.

La foto mi piace molto: è la prima volta che fotografo una galassia così estesa! Sono stato molto soddisfatto anche del sistema di autoguida, che si è comportato egregiamente (ho fatto anche una posa da 10 minuti, che è venuta con le stelle perfettamente puntiformi!). Avevo scattato anche delle altre foto, sempre da cinque minuti, che poi ho scartato perché, sommandole tutte, la galassia veniva completamente sovraesposta. Casomai, in un secondo momento, proverò a elaborare anche quelle per vedere se riesco a tirar fuori qualcosa di buono.

Nella foto si vedono bene alcuni bracci a spirale di M33 e il suo nucleo, più luminoso. La Galassia del Triangolo è situata a 3 milioni di anni luce da noi, ed è visibile con un buon binocolo in notti molto scure. La sua individuazione è molto semplice: basta puntare la stella Mirach nella costellazione di Andromeda: spostandosi “verso l’alto” (in basso se siete nell’emisfero australe!) in direzione della stella μ Andromedae e proseguendo per un’altra lunghezza si trovano due stelline subito sopra le quali c’è la galassia di Andromeda (M31). Spostandosi esattamente nella direzione opposta, sempre a partire da Mirach, vi imbatterete presto nella galassia del Triangolo, più piccolina, più o meno alla stessa distanza dalla stella di M31.

Spero di tornare presto con altre foto e novità! Ciao!

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