Verso fuori.

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M42, M43 e NGC1977 (3)

Come poteva passare un inverno senza che fotografassi solita Nebulosa di Orione? Stavolta, però, ho dalla mia parte gli attrezzi recentemente acquistati alla Fiera dell’Astronomia di Forlì.

Lo scorso dicembre, infatti, mi sono dotato del necessario per approntare un sistema di autoguida. Ho comprato un piccolo rifrattore acromatico da 400 mm di focale e 80 mm di diametro, la camera di autoguida, una sbarra con due morsetti a coda di rondine per mettere il tutto in parallelo al piccolo Maksutov-Cassegrain della INTES-MICRO. Se avrete un po’ di pazienza, prima o poi troverò il tempo di descrivere il tutto qui in rete.

Grazie all’autoguida, quindi, mi sono potuto spingere per la prima volta senza terrore oltre i 20 secondi di posa. Ma veniamo alla foto:

 

Nebulosa di Orione: M42, M43, NGC1997

Vi piace? Se ci cliccate sopra potrete vederla nella grandezza originale, in formato JPEG. Ho scattato sei foto da 5 minuti ciascuna, con sottrazione automatica del rumore elettronico. L’immagine è il risultato di un HDR sulle somme incrociate alle medie delle sei fotografie, con un procedimento simile a quello descritto nel precedente post sulla stessa nebulosa (quasi un anno fa!): M42, M43 (2): HDR. Citiamo qualche dato: il tempo totale di esposizione è di 30 min, a 800 ISO con la fida Canon EOS 1000D, al fuoco diretto del Maksutov-Cassegrain INTES-MICRO Alter M500, di diametro 127 mm e rapporto focale f/10, ridotto a f/7 per una focale equivalente di circa 890 mm. Ho utilizzato un Orion ShortTube 80 (focale 400 mm, diametro 80 mm, f/5) per la guida, con una camera Magzero MZ-5m monocromatica come autoguida, supportata da un netbook con il software PHD Guiding. I due telescopi sono stati montati in parallelo sulla solita Celestron CGEM. La temperatura era di circa 2°C.

Certamente si può fare di più, ma bisogna considerare che Orione era già molto basso sull’orizzonte e ho perso un’ora buona per fare altre tre serie di foto da 2 minuti, 50 secondi e 20 secondi, che pensavo di usare per ricavare informazione sulla zona del trapezio, che già con cinque minuti di posa è andata “bruciata”. Non ho ancora avuto modo di elaborare queste serie supplementari.

Certo che, quando avrò un po’ più di tempo, vorrei portarmi ad una quota più alta, dalle parti di Laghi o ancora più in alto, vicino al monte Toraro, dove ho individuato dei buoni posti per l’osservazione e la fotografia. Ma bisognerà aspettare…

Sono molto soddisfatto del risultato: innanzitutto perché mi ha confermato di non aver scelto male il sistema di guida, anche se ho notato che con 10 minuti di posa le stelle cominciano ad ovalizzarsi, credo a causa dell’errore periodico della montatura, che cercherò di minimizzare nelle prossime sessioni con la funzione PEC. E poi la foto è la migliore che mi sia mai riuscita. Oltre al corpo principale di M42  e al “boccolo” di M43, è visibile anche la meno luminosa NGC1977, sopra le prime due.

Spero questa foto segni l’inizio di una nuova raccolta, con oggetti diversi dai soliti, che prima mi erano inaccessibili. Anche se il sito, ormai, viene aggiornato una volta ogni rivoluzione galattica, spero che anche agli sporadici visitatori piaccia la mia piccola foto, che finalmente può mostrare qualcosa di più.

A presto!

Eclisse di Sole parziale 04/01/2011

Aggiungo anch’io, nel vasto contenitore che è la rete, una piccola foto dell’Eclisse parziale di Sole di oggi, che ho fatto con mezzi molto poveri: ho anteposto all’obiettivo della macchina fotografica un comune vetro da saldatore di gradazione 12. L’osservazione è stata funestata dalle nuvole ed è stata visibile, in pratica, solo per l’ultima parte del fenomeno.

A presto!

Perseidi 2010

È un po’ che non pubblico un’immagine astronomica. Vediamo di rimediare…

Il massimo delle Perseidi del 2010 si è verificato nella notte tra il 12 e il 13, e precisamente da l’una alle quattro. Purtroppo, in quel breve arco di tempo, sopra il mio sito osservativo abituale (leggisi anche “il campo dietro casa”) imperversava un temporalone di ultima generazione, equipaggiato con grandine di serie. Così fui costretto ad andarmene a letto, non prima di essermi masticato una mano per evitare di svegliare tutti gridando improperi.

Quando ho scoperto (a mezzanotte e un quarto della notte appena trascorsa) che il cielo era cristallino come succede raramente, ero già in pigiama. Detto fatto, ho indossato un paio di pantaloni e una maglietta sopra al pigiama (non vorrete mica che perda tempo a toglierlo?!) e ho preso furtivamente tutti gli attrezzi…

Perseide nel Cefeo

Ho avuto fortuna: scattando una foto da 4 minuti con l’obiettivo di serie Canon ho beccato una Perseide! Cliccate sopra all’immagine per vederla ingrandita. Ecco i dati della foto: Canon EOS 1000D su montatura equatoriale EQ3 rozzamente allineata al polo nord celeste, obiettivo di serie Canon 18-55mm impostato sui 18mm (massimo campo inquadrato) a f/3,5. Quattro minuti (240 secondi) di posa a 800 ISO con sottrazione automatica del dark-frame. Ho poi agito sui livelli con Photoshop per ridurre l’inquinamento luminoso.

La meteora è passata nella costellazione del Cefeo tra l’01:50 e l’01:55. Ho creato una versione dell’immagine con delle annotazioni per visualizzare le costellazioni. La foto è centrata in una regione di cielo tra il Cigno e la Lucertola, cioè quel che era allo zenith quando ho iniziato a fotografare: la magnitudine limite in questa regione era attorno a 5.

Quando ho visto sullo schermino della fotocamera la scia della perseide ho esclamato “Beccata!”… fortunatamente non si è svegliato nessuno.

Che dire, una volta tanto mi è andata dritta! A presto!

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