Verso fuori.

Categoria: Immagini astronomiche Pagina 13 di 16

Spitzer Space Telescope (1)

Spritzer Space Telescope

Il telescopio spaziale Spitzer, prima del suo lancio – Spitzer Space Telescope, before its launch

Il telescopio spaziale Spitzer, anche se molto meno conosciuto di Hubble, è comunque uno degli strumenti scientifici che hanno dato più risultati negli ultimi anni. Se infatti il campo visuale di Hubble va dal vicino infrarosso all’ultravioletto, Spitzer raccoglie informazioni da tutta la radiazione infrarossa, quella che, per intenderci, emettono i corpi a bassa temperatura. Lo stesso corpo umano emette raidazioni infrarosse: è come se noi brillassimo come tante lampadine, ma i nostri occhi non possono vedere questa luce.
Beside Spitzer Space Telescope is less known than Hubble, it’s one of the scientific instrument which gave us very important informations during the last years. In fact, Hubble can see only light from the near infrared radiation to ultraviolet one. Instead, Spitzer takes its informations from all the infrared radiation, which is emitted by cold bodies. Human body itself emits infrared radiation: we shine just as like as many light bulbs, but we can’t see our light.

L’utilizzo di queste particolari lunghezze d’onda permette di andare oltre le barriere della luce visibile: un po’ come, utilizzando gli infrarossi, si vedono gli oggetti anche al buio, lo stesso vale per le stelle nelle nebulose: il gas che le nasconde nelle immagini di Spitzer “sparisce”, e così si possono vedere cose altrimenti invisibili.
Using light at this wavelenght make us capable to see beyond barriers of visible light: in the same way that, using infrared light, we can see things in the dark, we can also uncover stars in nebulae: the gas which hides them “disappears” in Spitzer’s images, and so we can see details which otherwise would be invisible.

La Nebulosa Aquila vista da Hubble (sopra) e Spitzer (sotto) – Eagle Nebula as it’s seen by Hubble (above) and Spitzer (below)

Come vedete, il gas interstellare che sta formando le stelle nella nebulosa aquila diventa una nebbiolina verde attraverso la quale è possibile vedere ciò che c’è dietro. Ciò che è più importante in quest’immagine, però, è il colore rosso al centro. Il rosso corrisponde ad una regione di gas e polveri molto più calda: qual’è può essere l’origine di questo calore?
As you can see, gas which is forming new stars in eagle nebula becomes a green fog through which we can see what is behind it. But the most important thing in this image is the red color in the centre. Red stands for a region of dust and gas much hotter: what’s the origin of this warm temperature?

Proprio dove ora c’è quel gas, tra gli 8000 e i 9000 anni fa è esplosa una supernova: la sua onda d’urto ha scosso per bene la nebulosa ma, visto che questa dista da noi 7000 anni luce, non abbiamo ancora visto le sue conseguenze. Tra 1000 o 2000 anni (qualdo saremo capaci di vedere la luce che lasciò la nebulosa 6000-5000 anni fà) vedremo l’onda d’urto raggiungere le famose “tre dita” (poco più a destra del centro): queste saranno distrutte e, in un crogiolo di stelle che esplodono, se ne formeranno di nuove. Questa scoperta sarebbe stata impossibile attraverso la luce visibile: non avremmo mai saputo della regione più calda.
Where now there is that hot gas, a supernova exploded 8000-9000 years ago: its shock wave shaked the nebula a lot, but, because of the nebula is 7000 light years from the earth, we have not yet observed its consequences. In 1000 or 2000 years (when we’ll be able to see light that leaved the nebula 6000-5000 years ago), we’ll see the shock wave reaching the famous “three fingers” of the nebula (a bit right from the centre of the image): these will be destroyed and, between exploding stars, many new others will born.

Spero di aver fatto una buona introduzione ad uno strumento di grandissima importanza, che continuerò a seguire come ho fatto per Hubble. Ciao!
I hope I’ve made a well introduction to this very important instrument, that I’ll follow in my website as I actually do with Hubble. Bye!

Hubble Space Telescope (7)

Ciao a tutti! Questo è un articolo importante: oltre a continuare l’amata serie su Hubble, celebra anche il 1° compleanno di Fuere (il 17 giugno). Tanti auguri blog!
Hi everybody! This is an important post: beside it continues the Hubble series, it celebrates Fuere’s birthday as well (17 June). Happy birthday blog!

NGC 3603

NGC 3603 – Regione di formazione stellare

Continuiamo con le foto delle regioni di formazione stellare: questa è NGC 3603, una nebulosa gassosa nella costellazione della Carena dalla quale si sta sviluppando un ammasso globulare, che vedete al centro. Come al solito, la forte radiazione prodotta dalle giovani e grandi stelle azzurre dell’ammasso, sta scavando il gas sulla destra, portandolo al collasso e innescando la formazione a catena di nuove stelle. NGC 3603 è a 3,5° di distanza dalla nebulosa di Eta Carinae, ma, a differenza di quest’ultima, NGC 3603 è ad una distanza di 20000 anni luce dalla Terra.
We’ll continue with photos of star-forming regions: this is NGC 3603, a gaseous nebula in the Carina constellation, from which is being developed a star cluster, that you can see in the middle of the photo. As like as in other star-forming regions, the strong radiation of the young blue stars of the cluster is “digging” in the gas on right, making it collapsing and forming new stars. NGC 3603 is 3.5° far from Eta Carinae and its nebula, but unlike it, NGC 3603 is 20000 light-years from Earth.

Coma Galaxy Cluster

Coma Galaxy Cluster

Questa foto dell’ammasso di galassie Coma è stata fatta con ACS. L’ammasso Coma è un grande ammasso che contiene molte migliaia di galassie: questa piccola foto non le mostra tutte, ma se visiterete la pagina che le è dedicata sul sito www.spacetelescope.org e darete un occhiata all’immagine ad alta risoluzione, noterete che non c’è un solo punto di questa foto dove non ci sia una piccola e lontana galassia. Le galassie che si trovano al centro dell’ammasso sono per lo più vecchie galassie ellittiche; le galassie spirali, che hanno giovani stelle nei loro bracci, si trovano invece più spostate verso l’esterno.
This photo of the Coma Galaxy Cluster has been taken with ACS. The Coma cluster is a big cluster containing many thousands of stars: this photo doesn’t shows all them, but if you visit the dedicated page on www.spacetelescope.org and you have a look to the high-resolution photo, you will see that there is no point of the photo in which there isn’t any galaxy. Galaxies in the middle of the cluster are old elliptical galaxies; spiral galaxies, which have young stars in their disc, are located farther out from the centre.

A presto, ciao! 🙂
See you soon, bye! 🙂

Hubble Space Telescope (6)

Hubble Mosaic

Galassie in fusione – Merging Galaxies

In occasione del diciottesimo compleanno del telescopio spaziale Hubble, il 24 di aprile, la NASA e l’ESA hanno rilasciato un mosaico di 59 differenti fotografie di galassie che di stanno fondendo. Le docici che vedete rappresentate qui sono solo le prime (il link alla pagina ufficiale è in fondo al post). La collezione comprende immagini di maestose galassie spirali, di ponti stellari sospesi nello spazio, per non parlare di tutte quelle forme bizzarre e indescrivibili che vengono create dalla forza di gravità, il motore delle galassie. C’è da perderci ore a guardarle, non lasciatevele scappare!
As a present to Hubble’s eighteenth birthday, on 24 of April, NASA and ESA relased an image-mosaic made with 59 photos of merging galaxies. In this image you can see only 12 of them (the link to the official page is at the end of the post). This huge collection includes images of magnificent spiral galaxies, images of stellar bridges suspended in space and many other wonderful shapes that gravity creates. You can loose hours in looking them, don’t leave them unseen!

Eagle Nebula

Nebulosa Aquila – Eagle Nebula

Questa fotografia è piuttosto famosa, tanto che ne ho un poster appeso in camera 😉 ; vedete una struttura di gas della Nebulosa Aquila alla quale sta succedendo esattamente la stessa cosa che succede alla Nebulosa della Carena, della quale ho parlato poco tempo fa: la forte radiazione luminosa emessa dalle stelle che si sono formate nei dintorni della nube la sta erodendo, proprio come sulla Terra la pioggia erode le rocce. I suoi bordi, diventando incandescenti, iniziano a rilucere, come si può vedere bene alla base del pilastro. Questi processi innescano la formazione di nuove stelle e, col tempo, la colonna di gas si abbasserà sempre di più, lasciando dietro di sè una scia di nuove e giovani stelle. La foto è stata presa con la fotocamera ACS: il blu corrisponde alla radiazione emessa dall’ossigeno ionizzato e il rosso a quella dell’idrogeno. Da un capo all’altro la massa di gas è lunga due volte la distanza tra il Sole e Proxima Centauri, la stella più vicina. Direi che per oggi può bastare, alla prossima!
This photo is quiet famous: I’ve a poster of it in my bedroom 😉 ; you can see a gas structure inside the Eagle Nebula which is in the same situation of Carina Nebula’s ones: it’s being eroded by light emitted by nearby stars, just as like as rain erodes rocks on earth. His boiling edges shine, as you can see at the base of the pillar. These processes also start new star formation and over time the column will lower down leaving behind herself a trail of young stars. The photo has been taken with Hubble’s ACS Camera: the blue is exited oxygen’s radiation, the red is hydrogen’s one. The entire gas structure is as long as twice the distance between the Sun and Proxima Centauri, our nearest star. It’s all for today, see you soon!

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