Verso fuori.

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La Luna sul Priaforà – 24.02.2012

Nel giorni appena trascorsi, dal 24/02 ad oggi, il fortunato che abbia alzato gli occhi poco dopo il tramonto avrà potuto ammirare una serie prollungata di congiunzioni. Una congiunzione è l’apparizione vicina di due astri luminosi, e benché non abbia nulla di spiccatamente scientifico (si tratta solo di una illusione prospettica vista dalla Terra, gli oggetti sono sempre lontanissimi tra loro!) di solito sono molto belle da vedere, un po’ come le stelle doppie.

Il giorno 24, Luna, Venere e Giove si presentavano pressoché allineati ed equidistanti; il 25 la Luna era a un paio di gradi da Venere, che, per rendere l’idea, sono quattro Lune piene messe in fila; il 26 era poco distante da Giove; oggi infine i tre oggetti erano di nuovo equidistanti.

Il caso mi ha favorito: mi sono trovato nel posto giusto (casa mia) e nel momento giustissimo (il 24, alle 19.05) con il telescopio già pronto. Dopo un’ora di fotografie alla Luna, mi sono accorto che il nostro satellite era in rotta di collsione con un’altro elemento del paesaggio, tanto ben noto ai miei occhi da poterlo descrivere a memoria: il monte Priaforà è la montagna del mio paese, Velo d’Astico, e si chiama così perché… ha un buco. E la Luna ci è tramontata proprio dentro!

Indescrivibile è l’agitazione che ne è scaturita: la macchina fotografica l’allineamento centriamo la Luna dov’è il binocolo cambia batteria aiuto non mi importa se è pronto da mangiare lasciami stare io sto qui. (!)

Il monte Priaforà

Il risultato della raffica di foto che ho fatto è il video in apertura, pubblicato su Vimeo. Per conoscenza, vi allego anche una foto del monte Priaforà fatta senza telescopio. L’immagine viene da wikipedia ed è di pubblico dominio, ma l’ho scattata io. Da casa mia il foro ha un diametro di circa 2,5′.

Che dire? Per una volta la sorte mi ha assistito. Ci vediamo presto, con altre foto!

Hubble Space Telescope (9): La montagna incantata

Domani sarà un giorno un po’ speciale: sono passati esattamente vent’anni da quando, nel 1990, fu lanciato in orbita in telescopio spaziale Hubble. Le sue immagini meravigliose ci hanno accompagnato, in questo tempo, facendo scoprire a tutti quanto l’universo possa essere straordinariamente bello. Sul piano scientifico, sua prima e più grande missione, i dati del telescopio spaziale hanno contribuito alla pubblicazione di 8865 articoli su riviste scientifiche; molte sono state le scoperte fatte attraverso le sue osservazioni.

Ad ogni modo, per l’anniversario lo Space Telescope Science Institut, la NASA e l’ ESA hanno deciso di rilasciare per il grande pubblico un’immagine davvero strepitosa. Signore e signori, ecco a voi la “montagna incantata”.

http://www.spacetelescope.org/images/heic1007c/

Il nome non potrebbe essere più appropriato. Secondo gli scrittori del press-relase ricorda un paesaggio dei libri di Tolkien.  A me, complice anche la mia antipatia per quel genere di libri, ricorda più il “Zauberberg” di Mann, anche se di magico nel libro la montagna ha ben poco.

La fotografia ritrae una zona della ben nota Nebulosa della Carena, una regione di intensa formazione stellare ripresa anche in un’altra immortale immagine del telescopio spaziale: qui. La storia è sempre la solita: il gas collassa e forma nuove stelle, la radiazione delle quali ionizza altro gas e lo fa collassare a formare ancora altre stelle, e così via.

Nella speranza che Hubble possa in futuro espandere le nostre conoscenze così come ha fatto in questi vent’anni, vi lascio con un immagine dei dettagli della nebulosa. A presto!

http://www.spacetelescope.org/images/heic1007d/

M42, M43 (2): HDR

Ho rielaborato la foto della Nebulosa di Orione, sfruttando stavolta la tecnica HDR di Photoshop. Avevo cercato in internet come fare ma non riuscivo a ricordarmi il nome del metodo, così ho dovuto aspettare fino a venerdì quando l’amico Sergio degli astrofili, al quale va un grande ringraziamento, mi ha reso partecipe del fatto che in Adobe Bridge c’è l’opzione “Merge to HDR”.

Il rumore che aumenta mano a mano che ci si allontana dalle zone centrali, per realizzare le quali la serie di 18 fotografie è stata mediata. Ho successivamente agito sui livelli e con Noise Ninja per cercare di toglierne un po’.

Ciao!

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