Verso fuori.

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Hubble Space Telescope: (8)

Dopo secoli di inattività… stasera ho deciso di riportare e descrivere una delle nuovissime immagini del telescopio spaziale Hubble! Come saprete, esso è stato oggetto di una missione di “rimessa a nuovo” che ha coinvolto direttamente gli astronauti. Questi sono andati a sostituire e riparare gli strumenti di bordo: hanno installato la nuova WFC3 (Camera a campo largo 3), il nuovo COS (Spettrografo sulle origini cosmiche)  e riparato due strumenti già presenti a bordo: la mia pupilla ACS (Camera Avanzata per osservazioni) e STIS (Spettrografo del Telescopio Spaziale). Oltre a questo vanno ricordate le sostituzioni dei giroscopi, necessari per mantenere l’allineamento, e di altre importanti parti elettroniche. Ringraziamo tutti gli astronauti per averci restituito, migliorandolo, uno dei migliori strumenti di ricerca mai costruiti!

After centuries of inactivity… I’ve decided to report and describe one of the newest images from the Hubble Space Telescope! You know, it has been “refreshed” by astronauts. These men installed new instruments , WFC3 (Wide Field Camera 3), COS (Cosmic Origin Spectrograph), and repaired old ones: my loved ACS (Advanced Camera for Surveys) and ST (Space Telescope Imaging Telescope). The sobstitution on gyroscopes, which are necessary to mantain the alignement, is also noteworthy. We thank all the astronauts for have provided us back one of the best research-machine every made!

Dopo il periodo estivo, speso, non senza problemi, per la calibrazione degli strumenti, l’istituto del telescopio spaziale ha finalmente pubblicato le prime foto. Ne riporto qui una, che mi piace molto.

After Summertime, which was used for calibrating all the instruments, the Space Telescope Insitut finally published the first photos. Here we have one of them.

Anelli Gravitazionali

Anelli Gravitazionali

Al solito, cliccateci sopra per venire reindirizzati a www.spacetelescope.org . L’immagine ritrae quattro diverse fotografie del fenomeno noto come “lente gravitazionale”. Per la teoria della relatività, le masse non attirano solo altri corpi solidi, ma anche le onde elettromagnetiche e, quindi, la luce. Ciò comporta che quando si osserva un oggetto davanti al quale ve n’è un altro di molto massivo, la luce del primo verrà deviata, distorta, e noi vedremo dei corpi distorti nella foto. È il caso di questa foto, presa dalla mia adorata ACS. Questi esempi di distorsione gravitazionale sono veramente notevoli, oltre ad essere delle gran belle foto!

Click on the photos to point your browser at www.spacetelescope.org . The image shows four different examples of “gravitational lensing”. According to general relativity, masses do not attract only other solid bodies, but also electromagnetic waves, and so, light. This fact implies that when we observe an object in front of whom an other very massive one is setted, the light from the first one will be distorted, and we will see a warped image. It is what happens in this image, taken by ACS.

In questo caso gli oggetti che distorcono la luce sono le regioni centrali dell’ammasso Abell 370 e gli oggetti la cui luce viene deviata delle galassie retrostanti. Osservate con attenzione il grande arco rossastro, che è riportato anche nella seconda foto. Esso fu osservato per la prima volta negli anni ’80 da terra: si tratta, naturalmente, di un’immagine distorta di una galassia che si trova dietro all’ammasso. Ma ciò che è sorprendente, è che la galassia che noi vediamo qui si trova al doppio della distanza di Abell 370!! Se non ci fosse l’effetto della distorsione, i dettagli di questo oggetto, che pure in questa foto sono visibili (la galassia distorta si trova al limite inferiore dell’arco), sarebbero molto più piccoli! In questo senso, e proprio per questo il fenomeno è chiamato “lente gravitazionale”, la presenza dell’ammasso e la sua distorsione dello spazio circostante ci permette di vedere la galassia ingrandita, come attraverso un telescopio naturale!

Here the objects which warp light are the central regions of Abell 370, a Galaxy Cluster. The big reddish-arc is very noteworthy. It was first observed in ’80 with ground-based telescopes: it’s, of course, a warped image of a galaxy which is behind the cluster. But the most astonishing fact is that the real galaxy is twice far away from earth than Abell 370!! If there was no cluster, the details of the galaxy, even if in this photo you can see them (the “real” image on the galaxy is just in the lower part of the arc), would have been much more little! That’s because we call this effect “gravitational lensing”: it is like a giant natural telescope!

Per questa sera ci fermiamo qui. A presto con le altre nuove immagini del telescopio spaziale! Ciao!

This evening I stop here. See you soon, with new images! Ciao!

Hubble Space Telescope (7)

Ciao a tutti! Questo è un articolo importante: oltre a continuare l’amata serie su Hubble, celebra anche il 1° compleanno di Fuere (il 17 giugno). Tanti auguri blog!
Hi everybody! This is an important post: beside it continues the Hubble series, it celebrates Fuere’s birthday as well (17 June). Happy birthday blog!

NGC 3603

NGC 3603 – Regione di formazione stellare

Continuiamo con le foto delle regioni di formazione stellare: questa è NGC 3603, una nebulosa gassosa nella costellazione della Carena dalla quale si sta sviluppando un ammasso globulare, che vedete al centro. Come al solito, la forte radiazione prodotta dalle giovani e grandi stelle azzurre dell’ammasso, sta scavando il gas sulla destra, portandolo al collasso e innescando la formazione a catena di nuove stelle. NGC 3603 è a 3,5° di distanza dalla nebulosa di Eta Carinae, ma, a differenza di quest’ultima, NGC 3603 è ad una distanza di 20000 anni luce dalla Terra.
We’ll continue with photos of star-forming regions: this is NGC 3603, a gaseous nebula in the Carina constellation, from which is being developed a star cluster, that you can see in the middle of the photo. As like as in other star-forming regions, the strong radiation of the young blue stars of the cluster is “digging” in the gas on right, making it collapsing and forming new stars. NGC 3603 is 3.5° far from Eta Carinae and its nebula, but unlike it, NGC 3603 is 20000 light-years from Earth.

Coma Galaxy Cluster

Coma Galaxy Cluster

Questa foto dell’ammasso di galassie Coma è stata fatta con ACS. L’ammasso Coma è un grande ammasso che contiene molte migliaia di galassie: questa piccola foto non le mostra tutte, ma se visiterete la pagina che le è dedicata sul sito www.spacetelescope.org e darete un occhiata all’immagine ad alta risoluzione, noterete che non c’è un solo punto di questa foto dove non ci sia una piccola e lontana galassia. Le galassie che si trovano al centro dell’ammasso sono per lo più vecchie galassie ellittiche; le galassie spirali, che hanno giovani stelle nei loro bracci, si trovano invece più spostate verso l’esterno.
This photo of the Coma Galaxy Cluster has been taken with ACS. The Coma cluster is a big cluster containing many thousands of stars: this photo doesn’t shows all them, but if you visit the dedicated page on www.spacetelescope.org and you have a look to the high-resolution photo, you will see that there is no point of the photo in which there isn’t any galaxy. Galaxies in the middle of the cluster are old elliptical galaxies; spiral galaxies, which have young stars in their disc, are located farther out from the centre.

A presto, ciao! 🙂
See you soon, bye! 🙂

Hubble Space Telescope (6)

Hubble Mosaic

Galassie in fusione – Merging Galaxies

In occasione del diciottesimo compleanno del telescopio spaziale Hubble, il 24 di aprile, la NASA e l’ESA hanno rilasciato un mosaico di 59 differenti fotografie di galassie che di stanno fondendo. Le docici che vedete rappresentate qui sono solo le prime (il link alla pagina ufficiale è in fondo al post). La collezione comprende immagini di maestose galassie spirali, di ponti stellari sospesi nello spazio, per non parlare di tutte quelle forme bizzarre e indescrivibili che vengono create dalla forza di gravità, il motore delle galassie. C’è da perderci ore a guardarle, non lasciatevele scappare!
As a present to Hubble’s eighteenth birthday, on 24 of April, NASA and ESA relased an image-mosaic made with 59 photos of merging galaxies. In this image you can see only 12 of them (the link to the official page is at the end of the post). This huge collection includes images of magnificent spiral galaxies, images of stellar bridges suspended in space and many other wonderful shapes that gravity creates. You can loose hours in looking them, don’t leave them unseen!

Eagle Nebula

Nebulosa Aquila – Eagle Nebula

Questa fotografia è piuttosto famosa, tanto che ne ho un poster appeso in camera 😉 ; vedete una struttura di gas della Nebulosa Aquila alla quale sta succedendo esattamente la stessa cosa che succede alla Nebulosa della Carena, della quale ho parlato poco tempo fa: la forte radiazione luminosa emessa dalle stelle che si sono formate nei dintorni della nube la sta erodendo, proprio come sulla Terra la pioggia erode le rocce. I suoi bordi, diventando incandescenti, iniziano a rilucere, come si può vedere bene alla base del pilastro. Questi processi innescano la formazione di nuove stelle e, col tempo, la colonna di gas si abbasserà sempre di più, lasciando dietro di sè una scia di nuove e giovani stelle. La foto è stata presa con la fotocamera ACS: il blu corrisponde alla radiazione emessa dall’ossigeno ionizzato e il rosso a quella dell’idrogeno. Da un capo all’altro la massa di gas è lunga due volte la distanza tra il Sole e Proxima Centauri, la stella più vicina. Direi che per oggi può bastare, alla prossima!
This photo is quiet famous: I’ve a poster of it in my bedroom 😉 ; you can see a gas structure inside the Eagle Nebula which is in the same situation of Carina Nebula’s ones: it’s being eroded by light emitted by nearby stars, just as like as rain erodes rocks on earth. His boiling edges shine, as you can see at the base of the pillar. These processes also start new star formation and over time the column will lower down leaving behind herself a trail of young stars. The photo has been taken with Hubble’s ACS Camera: the blue is exited oxygen’s radiation, the red is hydrogen’s one. The entire gas structure is as long as twice the distance between the Sun and Proxima Centauri, our nearest star. It’s all for today, see you soon!

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