Chiedo scusa se sfrutto lo spazio di Fuere, solitamente dedicato ad altri temi, per cercare di dare un po’ di visibilità a questo. Mi è capitato, in maniera del tutto casuale, di ritrovare delle videocassette che erano state registrate negli anni novanta, quando ero bambino, contenenti alcune puntate di un bellissimo cartone animato. Si intitolava “Le avventure del bosco piccolo”, oppure “Volpe, Tasso e compagnia”, ma io l’ho sempre chiamato solo “La Volpe Rossa”. Parlava di un gruppo di animali selvatici che, a causa della distruzione del loro bosco operata dagli esseri umani, si mettevano in viaggio, insieme, verso una riserva naturale: il parco del Daino Bianco. È stata l’occasione per ripescare un po’ di ricordi silenti, e riattivare qualche polveroso circuito nervoso.
Non so che senso abbia, quando ormai uno ha superato il ventennio d’età, consigliare la visione di un cartone animato. Tuttavia, di fronte all’ingombrante massa di porcherie che passano oggigiorno su tutte le reti televisive, penso che citare un esempio positivo, trasmesso dalla Rai qualche tempo fa (anche se nel mio caso è una vita), possa far riflettere maggiormente su quale debba essere il ruolo dei mezzi di informazione, in particolar modo per l’educazione.
A presto.
fresne
condivido pienamente
FAbio
me lo ricordo pure io questo cartone 🙂
Cercavano di raggiungere il Parco del Daino Bianco.
Ricordo si trattavano vari temi dagli aspetti non infantili, dall’invidia all’omicidio e il rimorso degli atti compiuti.
Un cartone non di poco spessore, condivido perciò il tuo pensiero.
Giovanni Ceribella
Grazie per i commenti. Sono felice di sapere che non me lo ricordo solo io! 🙂
Ciao!
GC