Giovanni Giulio, cosa xe el seno iperbolico…?
Giulio Va là, te spiego dopo che desso go da fare!
Giovanni …Uhm… «iperbolico»… interessante… uhm…
Il compasso iperbolico
Domenica 02/12/2007 10.02
Giovanni si é svegliato alle 08.43, si é alzato alle 09.21 e si é lavato, asciugato, vestito. Alle 10.02 scende da νωβα, immettendosi nel secondo livello nel condotto quattro. Tutto sembra normale.
Domenica 02/12/2007 10.10
Giovanni esce di casa alle 10.10, dirigendosi in ampi circoli fino al punto J, che come tutti sanno, si trova a 8,11 metri dalla porta di casa. Eseguendo i suddetti ampi circoli, passa anche per i punti Y, C, R, O (vedi mappa).
Mappa
Domenica 02/12/2007 10.12
Quando Giovanni é nel punto J, sente uno sparo e, pensando che un cacciatore si sia avvicinato troppo alle case, decide di andare a vedere. Tornerà alle 10.30, dopo aver discusso sulle perversioni sessuali dei cacciatori con Carla.
Domenica 02/12/2007 10.30
Ecco la svolta: Giovanni, rientrato in casa, si stende sul divano e, non trovando niente di meglio da fare, prende in mano la calcolatrice. Prova ancora una volta a capire come funziona il tasto ∫, ma non trova soluzione al suo dilemma, perché la calcolatrice continua a rispondere «INTEGRATE Error». In questo delicato contesto si lancia nella domanda riportata all’inizio: «Cos’é il seno iperbolico?». L’ultima parola comincia a ronzargli nella mente…
Domenica 02/12/2007 10.32
Giovanni decide di costruire un compasso in grado di disegnare archi d’iperbole. Dal divano, si porta nell’ officinetta…
Domenica 02/12/2007 10.34
Il momento cruciale: Giovanni, raccattata una stecca di legno, prende il suo fido seghetto e il suo fidissimo bùlin e inizia a praticare tagli e fori sulla stecca…
Domenica 02/12/2007 17.03
Giovanni termina la costruzione del compasso iperbolico: ha la mano dolorante, gli occhi gli si chiudono da soli ed é stanchissimo. Si addormenta alle 18.00
Lunedì 03/12/2007 15.24
Giovanni perfeziona il compasso e gli aggiunge degli elastici che tengono il ponte in sede. Si accinge a disegnare con il compasso un arco di iperbole…
L’ esperimento é stato un successo, e il mio “iperbolasso” ha disegnato un arco di iperbole veramente carino. Vi chiederete, a cosa é servito tutto questo? … a niente.
Lunedì 03/12/2007 20.20
Giulio spiega a Giovanni cos’ é il seno iperbolico.
markez
PAZZO!!!!!
visita: giacomino-online.blogspot.com
o
markez.wordpress.com
giovanniceribella
grazie, sono contento che tu abbia scoperto la verità!
giacomo zanini
scusate cosa centra questo gioco con il compasso?
giovanniceribella
@Giacomo Zanini: L’oggetto la cui immagine è in cima al post è a tutti gli effetti un compasso, che però non disegna archi di circonferenza ma archi d’iperbole. Quando ho scritto il post avevo voglia di scherzare, così ho aggiunto questo testo scherzoso che forse ti ha fatto sembrare il mio compasso un gioco. Se avessi avuto strumenti, materiali e abilità migliori, avrei potuto farne uno in metallo, che avrebbe reso meglio l’idea… Qui ho trovato un piccolo testo che parla dei differenti tipi di compasso: qui
Aggiungo, comunque, che la storia non è conclusa: ho smontato il compasso iperbolico la settimana scorsa, per sostituire alcune viti ed elastici.
Ciao e grazie per il tuo commento!
Gio
Maurizio
Il tuo compasso iperbolico è un oggetto bellissimo! Ne conosco di altro genere ma vorrei provare a farmene uno simile al tuo. Però non ho ben capito come si maneggia. Immagino che la vitina in basso a sinistra sia collegata a una punta tracciante per disegnare l’arco di iperbole (o no?) Quali sono i punti “fissi” e quelli in movimento? Non chiedo un video, ma riusciresti a darmi una idea di come va usato e magari accennare a quale definizione della curva viene sfruttata per il tracciamento ( fuochi, direttrice, etc..)? Grazie.
Giovanni Ceribella
Ciao Maurizio! Ti ho risposto con un articolo: visita http://fuere.wordpress.com/2010/01/22/il-compasso-iperbolico-2/ !
A presto!
Maurizio
Ciao Giovanni ! nei ritagli di tempo ho provato un paio di soluzioni costruttive per il compasso utilizzando oggetti vari come: attaccapanni metallici, connettori elettrici, aste per tende, bottoni automatici…in nome del fai da te più esasperato, (quello che consente di realizzare una radio con uno spillo e una lametta da barba). Alla fine ne è sortito l’ordigno che vedi qui: http://web.tiscali.it/bernardi/compasso%20iperbolico.htm
Spero che saprai perdonarmi…
Maurizio
P.S. ora voglio soltanto rilassarmi aggirandomi nelle meraviglie del tuo blog.
Giovanni Ceribella
… Che dire, Maurizio? Il tuo compasso è davvero meraviglioso! Sono contento che tu sia riuscito a farne uno meno sgangherato del mio! Lo metto in prima pagina.
Scusa se ci ho messo due giorni a rispondere: il filtro antispam di gmail aveva bloccato la comunicazione del tuo commento 😛 …
Ciao!